Il ruolo del colore nella User Interface Design
Martedì 6 febbraio ho partecipato ad un incontro dell'Associazione Culturale Studi Grafici di Milano, il cui scopo è quello di approfondire tematiche ed argomenti inerenti il mondo della grafica, della comunicazione e della stampa.
Nello specifico, quella sera si parlava con Ciro Esposito di colore, del ruolo che esso riveste nello User Interfce Design e di come all'interno di artefatti digitali può essere veicolo di informazioni, generatore di stati d'animo ed elemento per raccontare e decorare.
Una premessa per introdurci all'argomento
Il relatore ha esordito ricordando la figura di Massimo Vignelli: "Design is one". Vale a dire che esso è il risultato di layout, tipografia, immagini e colori.
Certamente noi sappiamo che il colore ci influenza in ogni azione quotidiana: il rosso ci avverte di un pericolo, il blu ci infonde tranquillità e il verde ci suggerisce un'azione corretta... influisce anche sulle nostre percezioni: ad esempio, come citato in Cromorama di R. Falcinelli, è stato verificato che in un'azienda americana - a parità di prodotto - i dipendenti sostennero che le matite gialle fossero più resistenti di quelle verdi. Perché? La loro percezione era influenzata dalla vernice del prodotto!
Il colore fa parte della cultura ed uno degli elementi distintivi di un brand: pensiamo al blu Barilla, al rosso Ferrari o al verde Tiffany.
"I colori sono codice per antonomasia: comunicano informazioni, creano identità durevoli e vengono scelti per la loro influenza sul consumatore": da questa affermazione capiamo che il colore non è solo elemento soggettivo ma ha una valenza storica e culturale.